La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
! - ruggì egli in pieno delirio. - Io lo ucciderò, quel tuo amante, fosse il mio amico ... fosse il fratello ... Ma, alla parola fratello Mario ammutì
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invisa patria, e, ora, il più intenso sospiro. E, a chi, ùltimo accorso, impallidendo ristava, era detto, come Aronne si fosse recato alla nave e come
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il torto, benchè nessuno ci fosse così galantuomo da confessarlo. E poi, il Beccajo e la fazione di lui- sette uòmini in tutto e trè donne - con le
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affetto gentile; quantunque la Patria fosse lor stata avversa, e il suo nome non sovvenisse che òpere bieche, che odii, che umiliazioni, tanto più
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conoscèvano ancora qual'altra belva l'uom fosse: la lepre, scampando il lupo, salvàvasi al cacciatore; gli uccelli pigliàvano le mortìfere canne
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stesso pensiero. - O Tecla! - egli gemette in accento di disperato sconforto - oh fosse dato ricominciare la vita! - Ma colèi, d'una voce ch'era soave
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fosse spettata a un secondo suo figlio. Ed ei faticava per noi, e si struggèa, e pregava. Io intanto, giuoco di una petulante salute e di un
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Gualdo fosse, sul luogo medèsimo, sorta una nuova divisione degli ànimi, anello primo a una nuova ilìade di guài. - Molti sono i caduti - disse - che
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piuttosto filaccie a mal nascoste ferite. Benchè comune fosse stato il delitto, si evitàvano, a muta, lo sguardo. Non era ancor l'odio al peccato, ma